Mare, borghi, miniere e natura spettacolare.

L’Isola d’Elba è la terza isola più grande d’Italia, fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e dista appena dieci chilometri dalla costa. I suoi 233 chilometri quadrati di estensione custodiscono meraviglie naturali e tesori culturali unici al mondo.

Malgrado i suoi 18 km di larghezza e i suoi 27 km di lunghezza, l’Elba presenta una così grande varietà di ambienti che forse non basterebbe un mese intero per poter dire di conoscerla veramente. Il numero infinito di sentieri che la attraversano, le innumerevoli spiagge e calette, gli itinerari subacquei, le miniere, i musei, i luoghi storici e naturalistici, si avvicendano in un ricco scrigno colmo di tesori.

Il posto da cui partire per un giro dell’Elba? Portoferraio, capoluogo dell’isola e punto d’attracco per i traghetti in arrivo da Piombino. Già Fabricia in età romana e poi edificata come Cosmopoli nel Cinquecento, la cittadina conserva il fascino rinascimentale: lo si percepisce già prima di approdare, alla vista della possente cinta muraria voluta da Cosimo I de’ Medici.

Per tintarella e tuffi in mare, la costa di Portoferraio offre incantevoli spiagge bianche (Le Ghiaie, Padulella, Capo Bianco, Sorgente, Sansone) e di sabbia dorata (Scaglieri, Biodola), ben riparate in caso di Scirocco.

Porto Azzurro è un villaggio di pescatori che serba le tracce della dominazione spagnola (XVII secolo): Forte Longone – che ora è un carcere – e il santuario della Madonna di Monserrato sono la più vivida testimonianza di quel tempo. Per il relax in riva al mare dirigetevi verso le spiagge Barbarossa, Reale e Ortano, consigliate anche per lo snorkeling.

Arroccato sul promontorio sud-orientale dell’Elba, Capoliveri è un animato borgo di impianto medievale con singolari vicoli ad arcate (chiassi) popolati da botteghe artigiane e locali vari. Il comune è diviso in quattro rioni – Baluardo, Fortezza, Fosso e Torre – che ogni anno, tra la fine di settembre e l’inizio d’ottobre, danno vita alla Festa dell’Uva, durante la quale si contendono il trofeo in palio (una statua di Bacco) a colpi di coreografie legate alla tradizione vitivinicola.

Campo nell’Elba è un comune sparso a vocazione peschereccia – Marina di Campo è il centro principale – e il suo litorale è puntellato da alcuni dei lidi più rinomati dell’isola, in primis Cavoli, Secchetto e Fetovaia, caratterizzati da sabbia granulosa che non si appiccica alla pelle e protetti dai venti settentrionali. Siamo nella Costa del Sole, il tratto litoraneo sud-occidentale, con le sue frazioni balneari in cui non ci si annoia mai: Cavoli, in particolare, è la regina del beach party.

Il territorio marcianese si estende alle pendici del Monte Capanne, la vetta più alta dell’Elba e dell’intera provincia di Livorno, che si raggiunge dal centro di Marciana – in collina a 375 metri di altitudine – passando attraverso boschi di castagno, macchia mediterranea e rocce granitiche. Oppure comodamente con la cabinovia.

Gastronomia

Ci sono alcuni piatti tipici che dovete per forza provare durante il vostro soggiorno elbano o non avrete vissuto l’isola fino in fondo. Tra questi, assaggiate lo stoccafisso alla riese, la sburrita (altro piatto di Rio a base di baccalà), il gurguglione (stufato di verdure) e, per dolce, la schiaccia briaca e la schiacciunta, che ben si abbinano con un bicchiere di Aleatico dell’Elba, un passito Docg. In generale, potrete assaporare ricette semplici, sia di mare che di terra, che raccontano la storia del posto e valorizzano i prodotti locali, dal pescato fresco alle erbe spontanee come la nepitella, all’olio fruttato, all’eccellente miele e alle castagne marcianesi.